Gola di Gorropu

 

 

La gola di Gorropu o di Gorroppu (in lingua sarda il termine gorroppu o anche garroppu/carroppu significa letteralmente “burrone”, “fianco scosceso”) è un profondo canyon ubicato nel Supramonte che demarca il confine tra i comuni di Orgosolo e Urzulei. La gola si è originata dall’intensa azione erosiva provocata delle acque del Rio Flumineddu. Con i suoi oltre 500 metri di altezza e una larghezza che varia da 4 metri a poche decine, è considerata uno dei canyon più profondi d’Europa e ospita diversi endemismi sardi, tra i quali la aquilegia di Gorropu, detta anche “nuragica”.
La più facile via d’accesso alla faglia tettonica, che si estende dal golfo di Orosei ai Supramonte, è quella nei pressi di Urzulei, in località Genna Sìlana, lungo la strada statale 125 all’altezza del chilometro  183.

Il canyon può essere raggiunto tramite un percorso escursionistico (il sentiero Sedda ar Baccas–Gorropu B-502) per il quale è necessaria l’adeguata attrezzatura. Il sentiero si sviluppa per una lunghezza di 12 chilometri, superando un dislivello di 200 metri, fino a raggiungere la gola di Gorropu, in fondo alla quale scorre il Rio Flumineddu. Il tempo di percorrenza è di tre ore.

La particolarità del luogo e le alte pareti che delimitano la gola, hanno dato vita a curiose leggende: si dice che, dal punto più stretto e oscuro, dove le pareti si ergono verticali superando i 450 metri, sia possibile vedere le stelle in pieno giorno. Un’altra dice che, nelle scoscese pareti, di notte sboccino i magici fiori della “felce maschio”: solo ai più coraggiosi è dato coglierli, calandosi dal Supramonte di Orgosolo.


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